Irrisolte, violate o frammentate: la verità delle donne che vengono dal mare
Lieve come una carezza e diretto come un cazzotto in faccia, il romanzo «Ricciola di mare» si divora tutto d’un fiato. Lo stile narrativo intreccia la descrizione bucolica dei luoghi dell’infanzia, loci amoeni del paese all’ombra del Vesuvio in cui sembra risiedere la serenità, a quella più fotografica e veristica dei luoghi del presente, della quotidianità “robotica” delle grandi città. Ed è in questo contesto asettico, proprio nel freddo abitacolo dell’ascensore di un grattacielo che d’improvviso si blocca, che la protagonista Ricciola, avvocato penalista di successo ma anche anello di un ingranaggio sterile, comincia a fare i conti con se stessa e con la propria interiorità frammentata. Parte, così, il romanzo psicologico a tratti noir che si snoda in una narrazione fluida e incalzante tra passato e presente, fuori e dentro l’Io.
Francesca Mari | 05 Lug 2021